Roma Antica
M. Bevilacqua, A. M. Cerioni, P. Ciancio Rossetto, R. Del Signore, G. Pisani Sartorio (a cura di), Roma Antica, Capone Editore 1991, pp. 72
M. Bevilacqua, A. M. Cerioni, P. Ciancio Rossetto, R. Del Signore, G. Pisani Sartorio (a cura di), Roma Antica, Capone Editore 1991, pp. 72
In questa storia dell'immagine di ROMA ANTICA vengono passate in rassegna piante oggettive (dalla Forma Urbis imperiale a quella del Lanciani), visioni ideogramma tiche, rappresentazioni delle "vestigia", restituzioni fantastiche.
Lo studio delle immagini intende restituire insieme il volto fisico e l'interpretazione simbolica e psicologica di Roma antica (in latino "imago" vuol dire anche "ritratto").
Nei duemila anni seguiti all'apogeo della città caput mundi, l'immagine di Roma si presenta col mito dell'eternità o viceversa con l'idea della morte e della rovina. In questa lunga vicenda sembrano scontrarsi l'Ordine e il Caos. L’Ordine appare nel progetto di costruzione d'una città armonica, in una circolarità di simboli che saldano la città all'universo, l'Urbe all'Orbe come dicevano gli antichi; il Caos è determinato dai condizionamenti della Natura, dalle emergenze della storia e dal flusso del tempo distruttore.
L'immagine di Roma si fissa lentamente nel millennio seguito alla sua fondazione: dopo il tema della "Roma quadrata" e il mistero del "mundus", ecco configurarsi prima la cinta delle Mura scrviane e poi emerge, nelle Mura di Aureliano, il doppio geroglifico dell'Aquila e del Sole (con Costantino, la "Città del Sole" diviene infine Regno del Cristo-Sole).
Nel medioevo l'immagine del Leone subentra all'Aquila e poi si susseguono, a partire dal Rinascimento, i saggi di restituzione della città antica o viceversa le immagini col trionfo delle rovine (talvolta i ruderi vengono visti galleggiare nel deserto della storia...).
La dialettica tra l'anima classica e l'anima romantica sembra saldarsi in protagonisti come Piranesi. Il viaggio alla riscoperta di ROMA ANTICA si conclude nel nostro secolo, coi tentativi di ricostruire una città a tre dimensioni: accanto al celebre plastico del Musco della Civiltà Roma vengono qui presentati per la prima volta due plastici rimasti ignorati nella storiografia sull'immagine di Roma.