Il Papa Santo Costantino V
Antonio Grano, Il Papa Santo Costantino V, San Pietro a Maiella, T. Pironti, 2001, pp. 346.
Antonio Grano, Il Papa Santo Costantino V, San Pietro a Maiella, T. Pironti, 2001, pp. 346.
Lo proclamarono Santo come Pietro da Morrone eremita sulla Maiella. giammai come Celestino V Papa, ossia colui che abbandono trono e tiara dopo cinque mesi di dramma-tico papato trascorsi tutti a Napoli. nel Castelnuovo angioino. Nel suo cranio e stato trovato il buco di un grosso chiodo quadrate Non lo dichiararono martire perche non potevano accusare di assassinio il suo successore Benedetto Caetani eletto Papa a Napoli col nome di Bonifacio VIII. il quale. dopo aver indotto Celestino alle dimissioni. lo insegui per Tltalia e lo tenne prigioniero fino alia morte. E non e dell'umile Pietro che parla Dante Alighieri quando vede nel-Tlnferno "l'ombra di colui che fece per viltade il gran rifiuto". Non fu vilta. bensi coraggio. umilta. rifiuto del potere, desiderio di purificazione e solitudine: tutta la lun-ghissima vita di Pietro da Morrone. i miracoli. le vicende grandiose, terribili. torbide e affascinanti di un intero secolo - il 1200 - si svolgono fra i monti dell'Abruzzo e Roma, la Provenza e la Napoli angioine. la spiaggia di Vieste e il palazzo papale di Anagni dove si concluse anche il burra-scoso regno di Bonifacio VIII. il Papa che invento (nel 1300) il Giubileo.
«Questa.straordinaria parabola umana di Pietro da Morrone e inserita dalFAutore nel gran contesto storico del Medio Evo, con i personaggi. le vicende. le situazioni politi-che e religiose che caratterizzarono quel periodo tanto denso di fortissimi chiaroscuri. Cosi. seguire il percorso di fra' Pietro ci consente di entrare a fondo nel clima di quei tempi, segnati da straordinari eroismi e ignobili vilta». (Dulla prefa-zione di Mimmo Liguoro).