L'amore di lupo
Pier Antonio Quarantotti Gambini, L'amore di lupo, Einaudi, 1977, pp. 194.
Pier Antonio Quarantotti Gambini, L'amore di lupo, Einaudi, 1977, pp. 194.
La guerra del '14-18 è appena finita, Trieste è libera: agli austriaci succedono finalmente le truppe italiane, e con esse il ritmo della vita si fa più disteso, ogni cosa sembra rientrare nei limiti di prima, di sempre. Il bambino Paolo vive nella placida casa dei nonni, nella campagna intorno a Trieste: e lì accanto, nelle scuderie vuote, è venuto ad installarsi un gruppo di camionisti, soldati d'ogni parte d'Italia. Ed è l'amicizia che il bambino prova d'istinto verso di loro a dare alla narrazione la sua inquietante atmosfera: che, infatti, alla candida dedizione di Paolo rispondono eventi via via più drammatici, dall'idillio si scivola verso un tragico scioglimento, e i «soldatini» rumorosi e cordiali si rivelano, in realtà, complessi, elusivi, capaci di tortuosi delitti e di sinistre complicità.
È per Paolo la brusca scoperta della vita: e soltanto il paesaggio assolato, il mare, le vigne, e certe figure magistralmente tratteggiate (il nonno, il cocchiere, P«idiota» Crippa) attenuano l'amarezza di questa prima esperienza. La prima edizione del libro risale al 1955 : al mutamento del titolo (da Amor militare a L'amore di Lupo appunto) corrisponde una nuova stesura del testo (1964) che precisa e approfondisce il significato del romanzo, sia come opera a sé, sia in rapporto con gli altri volumi del ciclo Gli anni ciechi.