Sharaz-de fumetto di Sergio Toppi
Sergio Toppi, Sharaz-de, Edizioni Di, 2000, pp. 168
Sergio Toppi, Sharaz-de, Edizioni Di, 2000, pp. 168
Bellissima, Sharaz-de. Coraggiosa, Sharaz-de. Ammaliatrice Sharad-ze.
Ci hai ipnotizzato, raccontando le tue favole da Mille e Una Notte.
Un'altra storia è stata narrata, un'altra notte è trascorsa, e noi, con il Grande Re Shahriyar, vorremmo non smettere mai, persi nelle visioni delle tue parole evocatrici e cullati dolcemente dalla tua voce suadente.
E' un libro stupendo, Sharaz-de, scritto con stile antico e fabulatorio da un Sergio Toppi come sempre straordinario dal punto di vista grafico: ogni tavola è un'invenzione, un sapiente gioco di linee che a tratti ricorda Klimt e rinnova il nostro amore incondizionato per uno dei più grandi autori di fumetti del mondo. Purtoppo la stampa non è esente da critiche, e a distanza ravvicinata si nota (particolarmente nel lettering, ma anche nelle linee curve e diagonali) qualche scalettatura di troppo che comunque non inficia più di tanto la lettura. Pagando trentottomila lire, però, ci si aspetterebbe un lavoro di stampa impeccabile.
Ci sono persone che ci hanno scritto: "non le pago cifre così alte per leggere un fumetto". Poi, magari, passano in fumetteria e ritirano i propri "abbonamenti": qualche manga, qualche supereroe, qualche bonelliano, pagando una cifra totale anche superiore.
Certo, hanno un numero maggiore di pagine da leggere, ma chi l'ha detto che quantità è sinonimo di qualità? Quello che cerchiamo di dire è che certe opere sono irrinunciabili per chi ama davvero il fumetto e non lo considera un semplice passatempo, l'equivalente di una telenovela che si ripete sempre uguale a sè stessa.
Provate ad ascoltare il canto di Sharaz-de, dunque.
Ne rimarrete folgorati.