Johann Sebastian Bach

Per la Musica il Duemila è l'anno di Back, ricorrendo il duecentocinquantesimo anniversario della morte.
In Campania si è costituito un comitato per le celebrazioni e in questo ambito l'Accademia Musicale Napoletana diretta dal M° Massimo Fargnoli ha interamente dedicato a Bach la IX edizione del 'Giugno Barocco ', d'intesa con la Fondazione Vanvitellipresieduta dalla professoressa Marina Campanile, realizzando l'esecuzione integrale dei Concerti Brandeburghesi e delle altre composizioni per orchestra nel Palazzo del Belvedere di San Leucio in Caserta. Ma una volta vissuto il magico momento dell 'esecuzione e dell 'ascolto rimangono solo la locandina, la rassegna stampa e il personale ricordo. Per una documentazione visiva dell 'opera di Bach e per assicurare la memoria del lavoro svolto l'editore Macchiami! mi ha suggerito di organizzare una mostra e il catalogo relativo.
Dal 1723 fino alla morte Bach ha vissuto e operato a Lipsia: è il periodo più lungo della sua vita professionale. A Lipsia ha portato a frutto le esperienze altrove maturate; a Lipsia ha potuto concentrare nella sua persona i compiti di Kantor e di Director Musices. Era quindi naturale che io mi rivolgessi al Bach-Archiv di Lipsia dove si stava preparando una serie di fac-similì per una Mostra organizzata dall'Ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Mosca. Perché - abbiamo chiesto - non preparate una seconda serie per Napoli? Credo che ad ottenere l'adesione abbia giovato lo storico interesse tedesco per questa città. La Mostra pertanto riguarda soprattutto il periodo di Lipsia, come dice già il sottotitolo 'Thomaskantor ', che però non vuole essere un taglio limitativo, ma rappresentativo. Non tutti hanno l'occasione di seguire -per esempio attraverso le partiture - il modo di lavorare di Bach: in Mostra si vedono brutte copie, ripensamenti, rielaborazioni.