Riprendere tempo
Pietro Marcenaro, Vittorio Foa, Riprendere tempo, un dialogo con postilla, Einaudi, 1982, pp. 117.
Pietro Marcenaro, Vittorio Foa, Riprendere tempo, un dialogo con postilla, Einaudi, 1982, pp. 117.
Due uomini parlano; il più vecchio interroga il più giovane, gli chiede della sua vita. Come in una lunga telefonata, sentiamo solo le rispo-ste; le domande le indoviniamo. Poi il piu vecchio par la di se; con-fronta la propria giovinezza con quella delFaltro. Entrambi ragionano, oltre che sul presente, sul passato e sul futuro; oltre che di se, del proprio stare al mondo, del mondo.
II piu giovane e Pietro Marcenaro, ex sindacalista, ex militante politico a tempo pieno. A un certo pun to ha stupito i compagni deciden-do di entrare come operaio in una piccola fabbrica torinese, la Lita. II piu vecchio e Vittorio Foa, dirigente politico e sindacale in pensio-ne. Per biografia ed estrazione sociale Marcenaro e un operaio del tut-to anomalo: ma arrivando in fabbrica scopre una realta imprevista, e anch'essa anomala rispetto alle immagini correnti tra sindacalisti e mi-litanti politici. «Mi chiedevo se era legittimo, dopo aver ragionato per anni su aggregati praticamente indistinti di moltitudini di persone -la classe operaia, gli operai delle grandi fabbriche, i contadini, gli emi-grati, gli studenti - costruire ipotesi, fondare convinzioni, rivedere teorie sulla base dell'osservazione di quei fatti cosi evidentemente ati-pici».
Da questa domanda nasce la doppia riflessione che costituisce questo libro. Marcenaro descrive la fabbrica; racconta di se stesso, degli operai, del padrone; s'interroga sul tempo del lavoro e sulla possibility di governarlo. Sollecitato dalle parole di Marcenaro, Foa ripensa la propria militanza antifascista; analizza il tempo febbrile della cospirazio-ne e quello vuoto del carcere; discute le implicazioni del rifiuto della nozione tradizionale di classe operaia, unitaria e monolitica. Indagine antropologica, autobiografia, critica della politica, spunti teorici e sto-riografici s'intrecciano in un libro fuori dell'ordinario.