Sharo Gambino, Fischia il sasso

Sharo Gambino, Fischia il sasso
Sharo Gambino, Fischia il sasso, Qualecultura, Vibo Valentia 1989, pp. 160.

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...il mio primo incontro col duce ...
Sotto a sinistra e a destra dell’uomo nudo in croce, pendevano tre ritratti a mezzo busto, incorniciati e sotto vetro. Su questi si appuntò la mia attenzione. Uno mostrava donna assai bella, volto dolce, collo lungo e fine... Il ritratto a sinistra, invece, apparteneva ad un uomo, capelli a spazzola, baffi... Infine, il terzo ritratto, collocato sotto il crocefisso, mostrava mezzo busto d’uomo vestito di sola camicia nera ... Questi teneva braccia conserte e sguardo appuntito sotto sopracciglia aggrottate. Pareva stare non molto volentieri in tanta compagnia, quasi l’avesse in dispetto...
La bellissima signora del ritratto era sua maestà la regina Elena, sposata all’uomo coi baffi, sua maestà il re Vittorio Emanuele III Su questi due personaggi suor Concetta non aveva molte notizie da fornirci e non si dilungò granché; invece sul terzo ne sapeva qualcosa di più: si trattava di un grand’uomo, anzi, del più grand’uomo... Ora, quando andavo all’asilo e ne tornavo, o uscivo coi miei per una passeggiata, m’accorgevo che quell’uomo era onnipresente, così come il buon Gesù ... La differenza era che quest’ultimo mi guardava invisibile e l’altro, invece, da ogni cantone, che l’immagine sua era stata stampigliata centinaia di volte sui muri delle case. Logico e naturale che desiderassi saperne di più, sul suo conto...