La nascita del movimento socialista nel salernitano
Antonio Antico, La nascita del movimento socialista nel salernitano, Galzerano Editore, 1989, pp. 298.
Antonio Antico, La nascita del movimento socialista nel salernitano, Galzerano Editore, 1989, pp. 298.
La nascita del Socialismo nel salernitano affonda le proprie radici in un movimento, per lo più contadino, che intorno alla fine del XIX secolo era ancora privo di un'organizzazione vera e propria e di una coscienza di classe.
Le manifestazioni di massa si determinarono all'inizio - sia tra i contadini sia tra gli operai delle industrie tessili della Valle dell'Imo e della Valle del Sarno - soprattutto sui problemi immediati del riscatto dalla soggezione economica, sociale e civile in cui si trovavano a vivere, in un contesto dove il potere delle classi privilegiate era totale.
I primi tentativi di organizzazione socialista risalgono agli anni 1860-70. Fu cercato, attraverso le "Società Operaie", un sentiero che potesse portare alla sensibilizzazione e all'organizzazione dei lavoratori nella speranza di creare un movimento di aggregazione politica intorno agli ideali del Socialismo all'interno delle stesse. L'azione di Giovanni Passannante, condotta prima nella Società Operaia di Pellezzano e successivamente tra gli operai tessili di Salerno, non ebbe molta fortuna, non fu compresa e restò isolata sebbene si avvalesse del supporto organizzativo-ideologico di Matteo Maria Melillo.
Gli anni 1870-80 segnarono, in concomitanza con la nascita della Prima Internazionale, un risveglio politico di vaste proporzioni in senso internazionalsocialista ed anarchico nella provincia di Salerno. Difatti Matteo Maria Melillo, definito il vero cervello politico dell'«eversione salernitana», Federico Della Monica, Onofrio Pa-celli, Antonio Verzella, Agostino e Michele Volpe, Alfonso Origlia ed altri, furono i massimi esponenti e i fondatori del socialismo salernitano. Si tratta di un movimento etico-ideologico nato da ansie di riscatto, dallo stato di bisogno e dalla ribellione ai soprusi delle classi agiate.
Negli ultimi anni del secolo nacquero le prime sezioni, ma si era ancora lontani da un'organizzazione vera e propria. Bisognerà attendere il 1 maggio 1901, data di nascita de «II Lavoratore» fondato da Ernesto Rossi, per avviare il lungo e faticoso cammino organizzativo.
II Congresso costitutivo del Comitato Federale del 1903 e il successivo primo Congresso Provinciale del 1904 segnarono l'inizio dell' azione socialista, che trovò nei dirigenti della Camera del Lavoro di Salerno un importante e valido punto di forza organizzativa e di direzione politica.