Renato Nicodemo, Nomi e titoli della Vergine
Renato Nicodemo, Nomi e titoli della Vergine, Viva Liber Edizioni, Nocera Inferiore 2010, pp. 128
Renato Nicodemo, Nomi e titoli della Vergine, Viva Liber Edizioni, Nocera Inferiore 2010, pp. 128
La devozione mariana ha antiche origini e si sviluppò in modo formidabile quando la Vergine fu definita Theotokos (Efeso 431). Da allora Maria è venerata nel mondo cattolico con il culto di iperdulia, perché "un po' dovunque nel mondo cristiano t'anima del popolo si ritrova nella persona di Maria, riflesso del volto materno di Dio [...] simbolo di dolore redentore contro il dolore che schiaccia; simbolo della tenerezza e dell'accoglienza materna contro l'individualismo orgoglioso; simbolo della speranza e della vita contro la disperazione della morte; simbolo di liberazione contro l'oppressione" (Panteghini).
Questo culto si estrinseca anche nei vari nomi e titoli che le sono stati attribuiti nei millenni per le sue virtù, il suo patrocinio, la sua posizione di creatura prediletta da Dio, per il posto primario occupato nel piano della redenzione, per la sua presenza accanto all'uomo.
La grande ricchezza terminologica non altera, però, la fondamentale unitarietà del mistero di Maria che, secondo S. Luigi Maria da Monfort, non potrà mai essere compreso: ogni titolo è un frammento di questo mistero.